
Malattie infiammatorie intestinali, un test del sangue le distinguerà?
Le malattie infiammatorie intestinali si manifestano in due forme: la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Sebbene queste due […]
L’adenocarcinoma rettale è uno dei principali problemi di salute pubblica, che minaccia gravemente la salute e la vita delle persone. Sebbene i modelli di rischio proporzionale di Cox siano stati ampiamente applicati in studi precedenti per analizzare i dati di sopravvivenza, tali modelli ignorano i rischi concorrenti e li considerano opportunamente, con conseguenti errori statistici eccessivi. Pertanto, è stato applicato un modello di rischio competitivo con l’obiettivo di ridurre il rischio di bias e quindi ottenere risultati più accurati e stabilire un nomogramma atto a guidare meglio la pratica clinica.
Sono quindi stati raccolti un totale di 22.879 casi di adenocarcinoma rettale sottoposti a resezione chirurgica del sito primario dal database SEER (Surveillance, Epidemiology, and End Results). La morte per adenocarcinoma rettale (DRA) e la morte per altre cause (DOC) sono stati considerati due eventi endpoint in competizione nell’analisi di regressione del rischio ed è stata calcolata la funzione di incidenza cumulativa per DRA e DOC in ciascun punto temporale. Poi, il test di Gray è stato applicato nell’analisi univariata e il modello di rischio di subdistribuzione proporzionale di Gray è stato adottato nell’analisi multivariata per riconoscere differenze significative tra i gruppi e ottenere fattori significativi che potrebbero influenzare la prognosi dei pazienti. Successivamente, è stato stabilito un nomogramma di rischio competitivo predicendo l’esito specifico della causa dei casi di adenocarcinoma rettale.
I risultati ottenuti hanno mostrato che l’età, la razza, lo stato civile, la chemioterapia, lo stadio AJCC, le dimensioni del tumore e il numero di linfonodi metastatici erano fattori prognostici significativi per i pazienti con adenocarcinoma rettale postoperatorio. Inoltre, la costruzione di un nomogramma di rischio competitivo per predire la mortalità specifica per causa a 1 anno, 3 anni e 5 anni dei pazienti con adenocarcinoma rettale si è rivelata ottimale e la curva di calibrazione, insieme all’indice C, ne hanno supportato la capacità prognostica soddisfacente.
In conclusione, l’analisi del rischio competitivo potrebbe essere molto utile nel raggiungimento di risultati più accurati per i pazienti con adenocarcinoma rettale che hanno subito un intervento chirurgico, il che potrebbe sicuramente aiutare i medici a ottenere una previsione accurata della prognosi dei pazienti e prendere decisioni cliniche migliori.
BMC Gastroenterology