Adenomiomectomia laparoscopica assistita migliora gli esiti rispetto alla semplice laparoscopia

L’adenomiomectomia laparoscopica assistita consente il massimo debulking dell’adenomiosi tramite procedure extracorporee e intracorporee pur mantenendo i vantaggi dell’approccio laparoscopico, secondo uno studio pubblicato sul Taiwanese Journal of Obstetrics & Gynecology.


“Abbiamo valutato la sicurezza e i benefici dell’adenomiomectomia laparoscopica assistita rispetto all’adenomiomectomia laparoscopica o laparotomica” afferma Jun Woo Ahn, dello University of Ulsan College of Medicine, e dello Ulsan University Hospital, nella Repubblica di Corea, primo nome dello studio.


I ricercatori hanno studiato i dati di 277 pazienti sottoposti ad adenomiomectomia tra gennaio 2016 e gennaio 2019 presso lo Ulsan University Hospital, di cui 25 erano stati trattati con adenomiomectomia laparoscopica assistita, 82 con adenomiomectomia laparoscopica e 170 con adenomiomectomia laparotomica. L’adenomiomectomia laparoscopica assistita consisteva in una procedura laparoscopica sull’arteria uterina per ridurre la perdita di sangue e un’incisione minima per l’adenomiomectomia laparotomica. È stata eseguita un’ulteriore chirurgia laparoscopica per possibile patologia pelvica.


I gruppi di chirurgia laparoscopica assistita (LAS) e laparotomica erano comparabili per quanto riguardava la perdita di sangue media, il peso della massa rimossa, e i giorni di ospedale postoperatorio. Ulteriori procedure, inclusa la miomectomia e la chirurgia combinata dell’endometriosi grave, sono state eseguite più frequentemente nel gruppo LAS rispetto al gruppo laparotomico. Il tempo operatorio medio è stato più lungo nel gruppo LAS rispetto agli altri gruppi. I tre gruppi, tuttavia, non differivano significativamente nei tassi di trasfusione, nei cambiamenti dell’emoglobina o nelle complicanze perioperatorie. La morbilità febbrile, invece, era inferiore nel gruppo laparoscopico rispetto ai gruppi LAS e laparotomico.


“Tra i vantaggi di questo approccio, dobbiamo anche ricordare che un ulteriore intervento chirurgico pelvico per patologia uterina e annessiale benigna può essere facilmente eseguito” concludono gli autori.


Fonte: Taiwan J Obstet Gynecol. 2021

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