Aifa. Passa l’emendamento che elimina la figura del DG

Nel pomeriggio di martedì 29 novembre è stato approvato in Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro al Senato del Senato, con alcune modifiche, il testo dei due emendamenti identici al Decreto potenziamento Nato e Ssn Calabria presentati da FI e FdI  con i quali si punta a riformare sostanzialmente il funzionamento di Aifa.

Queste le principali novità:

Una delle novità apportate oggi rispetto al testo orginario dei due emendamenti, riguarda il fatto che, con un decreto del Ministero della Salute, di concerto con Funzione Pubblica e Mef, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni, sono individuate non più solo le funzioni ma anche le modalità di nomina dello stesso presidente di Aifa, nonché del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico, due figure istituite dalla riforma dell’ex ministra della Salute Giulia Grillo nel 2019 ma ad oggi mai nominate.

In altre parole sarà questo nuovo decreto a stabilire i criteri di nomina del Presidente che oggi è designato dal Ministro della Salute d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni.

Il Consiglio d’amministrazione di Aifa resta formato da 5 componenti: il presidente, due rappresentanti indicati dal Ministero della Salute e due rappresentanti indicati dalla Conferenza Stato Regioni.

La nuova commissione unica (Cse) sarà anch’essa nominata secondo criteri e modalità che saranno stabiliti dallo stesso decreto.

In ogni caso la nuova commissione non potrebbe entrare in carica prima del prossimo 1° marzo 2023 dal momento che si dovrà attendere la scadenza della proroga della Commissione consultiva tecnico-scientifica (Cts) e del Comitato prezzi e rimborso (Cpr) già fissata al 28 febbraio 2023.

L’abolizione della figura del direttore generale sarebbe invece immediata una volta convertito in legge il decreto.

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