Artrite: i benefici della dieta antinfiammatoria

La dieta anti-infiammatoria, come quella mediterranea, è basata su alimenti ad alto contenuto di antiossidanti, polifenoli, carotenoidi, acidi grassi omega-3 (a catena lunga), e a basso indice glicemico; inoltre, promuove l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva come principale fonte di grassi, prevede la riduzione o la totale eliminazione dei carboidrati raffinati, fast food, alimenti ad alto contenuto di grassi trans e saturi, di bevande alcoliche, di quelle zuccherate, e di carni lavorate.

A partire dall’ipotesi che questa dieta possa essere utile per alleviare i sintomi dei pazienti affetti da artrite, degli studiosi australiani hanno condotto uno studio con l’obiettivo di valutare sistematicamente l’impatto sulla salute di una dieta antinfiammatoria, corrispondente ad una dieta completa o ad un integratore, rispetto ad una dieta abituale o ad altri interventi dietetici.

Nello specifico, l’impatto sulla salute comprendeva l’effetto sulla variazione di peso, sui biomarcatori infiammatori, sui sintomi articolari, e sulla qualità della vita negli adulti affetti da artrite, artrite reumatoide o artropatia sieronegativa (psoriasica, reattiva, spondilite anchilosante o malattia infiammatoria intestinale), sugli esiti valutati da studi prospettici entro i primi 6 mesi dall’inizio dell’intervento.

La revisione sistematica e una meta-analisi, pubblicata su “Journal of nutritional science” nel 2020, includeva 5 studi randomizzati e 2 studi prospettici, per un totale di 468 partecipanti con artrite/artrite reumatoide inclusi.

Le meta-analisi hanno prodotto le seguenti differenze medie standardizzate (SMD) e l’intervallo di confidenza del 95% (CI) 2-4 mesi dopo l’inizio delle diete, a favore della dieta a basso contenuto infiammatorio: