Associazione tra microbioma intestinale e paura nei bambini

Uno studio pilota, condotto dai ricercatori dell’Università della North Carolina e pubblicato dalla rivista Nature Communications, mostra che il microbioma intestinale di un bambino potrebbe contenere indizi per aiutare a monitorare e supportare uno sviluppo neurologico sano.


Negli esseri umani, il primo anno di vita è un periodo chiave per lo sviluppo del cervello, l’emergere della paura e la costituzione del microbioma intestinale. La variazione nel microbioma intestinale infantile è stata precedentemente collegata allo sviluppo cognitivo, ma la sua relazione con la paura e i neurocircuiti è sconosciuta.


La ricerca è stata condotta su 34 neonati e rivela che la composizione del microbioma intestinale a 1 anno (minore abbondanza di Bacteroides, maggiore abbondanza di Veillonella, Dialister e Clostridiales) è significativamente associata ad un aumento del comportamento di paura.


Il team ha scoperto che il microbioma intestinale era diverso nei bambini con forti risposte alla paura e nei bambini con reazioni più lievi. Queste risposte di paura nei primi anni di vita possono essere indicatori di futura salute mentale.


“Le reazioni di paura sono una parte normale dello sviluppo del bambino. I bambini dovrebbero essere consapevoli delle minacce nel loro ambiente ed essere pronti a rispondere ad esse”, osserva Rebecca Knickmeyer, co-autrice senior dello studio. “Ma se non riescono a smorzare quella risposta quando sono al sicuro, potrebbero essere maggiormente a rischio di sviluppare ansia e depressione più avanti nella vita”. I bambini che si spaventano “troppo poco” possono invece sviluppare tratti insensibili e non emotivi associati al comportamento antisociale, secondo Knickmeyer.


I ricercatori hanno selezionato attentamente i bambini dello studio per mantenere il maggior numero possibile di fattori che incidono sul microbioma intestinale. Ad esempio, tutti i bambini sono stati allattati al seno e nessuno ha assunto antibiotici. I ricercatori hanno quindi caratterizzato il microbioma dei bambini analizzando campioni di feci e valutato la risposta alla paura di un bambino osservando come questi reagiva a qualcuno che entrava nella stanza mentre indossava una maschera di Halloween. 


I ricercatori hanno osservato associazioni significative tra le caratteristiche specifiche del microbioma intestinale e la forza delle risposte alla paura del bambino. Ad esempio, i bambini con microbiomi meno equilibrati (in cui domina un gruppo di batteri sugli altri) a 1 mese di età erano più timorosi a 1 anno di età.


Rispetto ai bambini meno timorosi, i bambini con risposte intensificate avevano una maggior quantità di alcuni tipi di batteri e una minore quantità di altri. Il team, tuttavia, non ha osservato una connessione tra il microbioma intestinale dei bambini e il modo in cui i bambini hanno reagito agli estranei che non indossavano maschere. Secondo Knickmeyer ciò è dovuto al fatto che diverse parti del cervello sono coinvolte nell’elaborazione di situazioni potenzialmente spaventose. “I bambini possono sperimentare una diffidenza sociale, ma non vedono gli estranei come minacce immediate”. Una maschera innesca una reazione diversa.


Analizzando il cervello dei bambini con l’MRI i ricercatori hanno osservato che la composizione della comunità microbica a 1 anno era associata alle dimensioni dell’amigdala, una struttura coinvolta nel prendere decisioni rapide su potenziali minacce. Il microbioma potrebbe quindi influenzare il modo in cui l’amigdala si sviluppa e opera. Questa è una delle piste su cui gli scienziati stanno attualmente lavorando. 


Fonte: Nature Communications

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