BPCO: i depuratori d’aria contro l’inquinamento indoor

Grazie all’uso dei depuratori d’aria domestici si può ottenere un miglioramento della salute del cuore nei pazienti affetti da BPCO, lo ha confermato una ricerca pubblicata su “American journal of respiratory and critical care medicine” nel 2022. L’ inquinamento indoor, oltre a “causare infiammazioni sistemiche in pazienti sensibili come quelli affetti da BPCO”, può avere un “impatto negativo sulla salute cardiovascolare” spiega Meredith McCormack, co-autrice dello studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins Medicine.

Per effettuare l’analisi, gli studiosi hanno incluso 85 uomini e donne anni affetti da BPCO, reclutati da uno studio randomizzato controllato condotto in precedenza. Hanno fornito due depuratori d’aria portatili con filtri HEPA e a carbone da usare a casa a 46 partecipanti; gli altri hanno ricevuto dei depuratori placebo che facevano circolare l’aria, ma senza filtri. Al termine dell’esperimento, i primi ottenevano un miglioramento dei marcatori della salute del cuore, in particolare un aumento del 25% della variabilità della frequenza cardiaca (HRV). I secondi, invece, non presentavano alcun progresso.

Tra i 20 partecipanti che utilizzavano i depuratori d’aria con filtri attivi per il 100% del tempo mentre erano a casa, gli autori hanno registrato anche un incremento del 105,7% della misura di variabilità della salute del cuore chiamata “quadrato medio delle differenze successive tra i battiti cardiaci normali”, o RMSSD, associata ad una migliore forma fisica del cuore. Inoltre, il team ha esaminato gli effetti delle particelle ultrafini presenti nelle case: nella valutazione di 29 partecipanti e delle loro case, i ricercatori hanno scoperto una correlazione tra l’aumento delle particelle ultrafini e un peggioramento dei marcatori della salute del cuore, come una minore variabilità della frequenza cardiaca.

“In futuro, i depuratori d’aria potrebbero essere consigliati ai pazienti insieme ai farmaci, ma potrebbero anche far parte di una discussione più ampia sull’importanza degli ambienti domestici”, afferma Raju, co-autore dello studio.

Fonte: American journal of respiratory and critical care medicine.

https://www.atsjournals.org/doi/10.1164/rccm.202203-0523OC

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