Cancro al seno: traiettoria dei sintomi depressivi tra le pazienti

In uno studio di coorte pubblicato dalla rivista JAMA Network quasi un terzo delle pazienti con cancro al seno ha manifestato sintomi depressivi significativi temporanei o duraturi durante e dopo il trattamento.

La diagnosi e il trattamento del cancro al seno espongono le pazienti a un rischio di depressione maggiore rispetto alla popolazione generale, con una prevalenza stimata dal 10% al 25%. Un episodio depressivo in pazienti con cancro al seno ha implicazioni per la tolleranza e l’aderenza al trattamento, compromette la qualità della vita e riduce l’aspettativa di vita.

Lo studio di coorte CANTO-DEePRESS (Deeper in the Understanding and Prevention of Depression in Breast Cancer Patients) ha incluso donne nello studio di coorte multicentrico francese CANTO (CANcer TOxicities) di età pari o superiore a 18 anni con tumore invasivo di stadio da I a III e nessun precedente trattamento. Lo studio mirava a caratterizzare le tossicità per un periodo di 5 anni dopo il trattamento.

Le valutazioni dei sintomi depressivi sono state eseguite in un sottogruppo di pazienti, comprendente 4.803 donne, con dati disponibili alla diagnosi e in almeno altri due punti temporali. Sono stati identificati sei gruppi che descrivevano l’eterogeneità nell’espressione dei sintomi depressivi: senza sintomi (n = 2634 [54,8%]), peggioramento intermedio (1076 [22,4%]), miglioramento intermedio (480 [10,0%] ), remissione (261 [5,4%]), insorgenza ritardata (200 [4,2%]) e depressione stabile (152 [3,2%]). I punteggi HADS-D alla diagnosi erano costantemente associati alle 5 affiliazioni di gruppo della traiettoria depressiva, con una probabilità stimata più alta di sperimentare sintomi depressivi sottosoglia o clinicamente significativi tra la diagnosi e i 3 anni dopo la fine del trattamento.

I gruppi di donne con sintomi differivano dal gruppo di donne senza sintomi per fattori demografici e clinici, come avere figli a carico, reddito familiare inferiore, stadio del cancro, storia familiare di cancro al seno, precedenti ricoveri psichiatrici, obesità, fumo, livelli più elevati di affaticamento, e depressione alla diagnosi.

Gli autori concludono osservando che migliorare l’identificazione precoce delle donne a rischio di sviluppare depressione a lungo termine o ritardata è fondamentale per aumentare la qualità della vita e la sopravvivenza globale. Considerano questo studio un primo passo importante verso la cura personalizzata delle pazienti con cancro al seno a rischio di depressione.

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