Cancro del retto e chirurgia mininvasiva: negli anziani si potrebbe fare di più

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Geriatric Society, negli Stati Uniti meno della metà dei casi di cancro del retto nelle persone anziane viene trattato con la chirurgia mininvasiva, nonostante la crescita delle possibilità della chirurgia robotica, e alcuni fattori relativi al paziente e alla struttura hanno un’influenza sull’uso di questo tipo di trattamento.


“La chirurgia mininvasiva (MIS) è sicura e migliora i risultati nelle persone anziane con cancro del retto, ma può essere sottoutilizzata. Poiché le persone anziane sono la più grande popolazione chirurgica, è giustificata un’indagine sull’uso e sui fattori che influenzano l’uso di questo tipo di intervento” spiega Hillary Simon, dello Allegheny Health Network, Pittsburgh, Pennsylvania, prima autrice del lavoro.


I ricercatori hanno studiato le tendenze e le disparità che influenzano l’utilizzo della MIS nelle persone anziane con cancro del retto, prendendo dal National Cancer Database dati di persone di età pari o superiore a 65 anni che sono state sottoposte a resezione curativa per adenocarcinoma rettale dal 2010 al 2017. I casi sono stati stratificati per approccio chirurgico, in aperto o MIS (laparoscopico o robotico).


Su 31.910 pazienti considerati, il 51,9% (n = 16.555) è stato trattato in aperto e il 48,1% (n = 15.355) con MIS. Nella coorte MIS il 66,7% (n = 10.236) è stato gestito con la laparoscopia e il 33,3% (n = 5119) con la chirurgia robotica. La gestione con MIS è aumentata dal 29% nel 2010 (n = 1197; 25% laparoscopica, 4% robotica) al 65% nel 2017 (n = 2382; 35% laparoscopica, 30% robotica).


L’analisi multivariata ha mostrato che i pazienti con età avanzata, comorbidità maggiore, proctectomia totale, e stadio patologico avanzato avevano meno probabilità di essere sottoposti a MIS.


“Una maggiore regionalizzazione delle cure per il cancro del retto e la garanzia di un accesso e una formazione equa alla MIS potrebbero migliorare l’utilizzo di questa tecnica” concludono gli autori.


Fonte: Journal of the American Geriatric Society

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