Carcinoma dell’esofago toracico: valutazione radioterapica post-operatoria

Rimane tuttora controversa l’estensione ottimale del volume del bersaglio clinico (CTV) per la radioterapia post-operatoria in pazienti con carcinoma esofageo a cellule squamose (ESCC) del segmento toracico dopo resezione completa. Quindi gli esperti hanno voluto stimare l’esito primario della radioterapia post-operatoria attraverso una piccola sezione a forma di T che includeva il letto tumorale, le aree linfonodali positive, le aree sovraclaveari bilaterali e le aree mediastiniche superiori e medie.


La ricerca ha visto l’inclusione di 96 pazienti ESCC toracici, con 49 casi inseriti nel gruppo della piccola sezione a T e 47 casi nel gruppo che faceva riferimento all’area del letto tumorale. Tutti i soggetti hanno poi ricevuto radioterapia a intensità modulata (IMRT) e la chemioterapia è stata somministrata contemporaneamente o in sequenza.


Alla fine del periodo di follow-up, nel gruppo della sezione-T il 16,3% dei pazienti ha presentato recidiva locoregionale (LRR) e nel 24,5% sono state rilevate metastasi a distanza (DM), mentre nel gruppo dell’area del letto tumorale, il 31,9% dei pazienti ha presentato LRR e il 23,4% DM.


Quindi, sebbene i tassi di LRR e DM non fossero statisticamente differenti, l’incidenza di LRR nei linfonodi mediastinici del gruppo con sezione a forma di T era sorprendentemente inferiore a quella del gruppo con area del letto tumorale. 


La sopravvivenza globale (OS) del gruppo della sezione-T si è dimostrata superiore a quella del gruppo dell’area del letto tumorale, ma la differenza non era statisticamente significativa. Inoltre, si è riscontrata l’insorgenza di polmonite da radiazioni di grado 2 ed esofagite da radiazioni di grado 2 in entrambi i gruppi.


Lo studio ha perciò evidenziato come la radioterapia con un piccolo campo a forma di T potrebbe essere un approccio postoperatorio fattibile ed efficace per i pazienti ESCC.


Fonte: Journal of Gastrointestinal Oncology

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