
Potenziale impatto della radioterapia per la cura di tumori della testa e del collo sui processi neurocognitivi
Nel trattamento radioterapico dei tumori della testa e del collo, è frequente che il cervello riceva dosi accidentali e non […]
Il carcinoma nasofaringeo (NPC) è una condizione che risulta particolarmente rara nell’infanzia e negli adolescenti, e comprende <1% di tutte le neoplasie infantili. Tuttavia, è un tumore estremamente aggressivo e spesso comporta sintomi poco visibili.
Ad oggi, la prognosi di bambini e adolescenti con carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato (CALANPC) è difficile da definire e gli ultimi anni hanno visto il progredire di un modello di stratificazione del rischio dei pazienti con NPC che si basa sulla quantificazione del DNA del virus di Epstein-Barr (EBV). Pertanto, è risultato necessario studiare l’identificazione di nuovi fattori prognostici che potrebbero integrare il DNA di EBV, così da poter migliorare la previsione degli esiti e strutturare trattamenti CALANPC su misura.
Recenti studi hanno evidenziato come un indice di risposta all’infiammazione sistemica (SIRI), basato su tre cellule immunitarie circolanti, possa essere un marcatore prognostico innovativo in vari tumori solidi, ma i benefici prognostici di SIRI sui tassi di mortalità nel CALANPC non sono ancora del tutto chiari.
Un gruppo di ricercatori ha perciò condotto uno studio atto a valutare il beneficio progrostico del SIRI nel CALANPC; sono stati arruolati un totale di 205 pazienti affetti da carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato ed è stata eseguita l’analisi del partizionamento ricorsivo (RPA) per classificare i pazienti in vari gruppi di rischio, con un endpoint primario di sopravvivenza globale (OS).
I risultati raccolti hanno mostrato come valori di SIRI elevati e EBV DNA risultassero significativamente associati a OS inferiore nel CALANPC. L’RPA, invece, ha classificato i pazienti in gruppi a basso e ad alto rischio in base a fattori prognostici; mentre le curve di sopravvivenza hanno mostrato un’eccellente discriminazione nell’OS tra i gruppi a basso e ad alto rischio, e un miglioramento significativo è stato confermato utilizzando i metodi prognostici per i sistemi di stadiazione TNM convenzionali.
Pertanto, la combinazione di SIRI con EBV DNA è riuscita a fornire una valutazione più dettagliata dei rischi per i pazienti e una maggiore discriminazione del rischio in CALANPC.
Fonte: Head & Neck – https://doi.org/10.1002/hed.27033