Carcinomatosi linfangitica polmonare: prognosi con NSCLC

Tenendo in considerazione che l’ottava edizione della classificazione TNM per il cancro del polmone non fornisce una definitiva linea guida per la carcinomatosi linfangitica polmonare, lo scopo di questo studio retrospettivo è stato quello di valutare la prognosi della carcinomatosi linfangitica polmonare in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule rispetto a quelli con metastasi intrapolmonari.


Sono stati perciò inclusi 111 pazienti con metastasi polmonare e 103 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con carcinomatosi linfangitica polmonare rilevata dalla tomografia computerizzata del torace e l’estensione della carcinomatosi è stata classificata come intorno al tumore primario (cLy1), a distanza dal tumore ma confinata allo stesso lobo (cLy2), in altri lobi omolaterali (cLy3) o interessando il polmone controlaterale (cLy4).


I risultati hanno evidenziato come i tassi di sopravvivenza globale a 5 anni dei soggetti con carcinomatosi linfangitica polmonare e metastasi intrapolmonari fossero rispettivamente del 33% e del 21%. Invece, i tassi di sopravvivenza globale a 5 anni di cLy1, cLy2, cLy3 e cLy4 sono stati rispettivamente del 54%, 35%, 12% e 11%. Dopo l’aggiustamento per possibili fattori confondenti, le analisi multivariabili hanno riportato che i soggetti con cLy1 e cLy2 avevano una migliore sopravvivenza globale e i soggetti con cLy4 avevano, al contrario, una sopravvivenza globale peggiore rispetto a quelli con metastasi intrapolmonari.


In conclusione, i soggetti con cLy1/2 hanno presentato un tasso di sopravvivenza globale migliore rispetto a quelli con cLy3/4 o metastasi intrapolmonari. CLy1/2, infatti, sembra essere un descrittore T (T3/4) piuttosto che un descrittore M1.


Fonte: Translational Lung Cancer Research

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