Chi sopravvive al cancro infantile necessita di indagini sul dolore a lungo termine

Il dolore è prevalente tra i sopravvissuti al cancro infantile, e la ricerca futura dovrebbe caratterizzare l’esperienza del dolore in questa popolazione in modo da sviluppare interventi adeguati, secondo uno studio pubblicato su Health Psychology.


“I sopravvissuti al cancro infantile sperimentano effetti tardivi a causa dei trattamenti che devono effettuare per la loro patologia. La prova della prevalenza del dolore come effetto tardivo è stata equivoca. Per questo abbiamo voluto approfondire la prevalenza e i modelli di dolore, e le variabili biopsicosociali che possono essere correlate al dolore in questa popolazione” spiega Michaela Patton, della University of Calgary, autrice principale dello studio.


I ricercatori hanno studiato 299 sopravvissuti al cancro infantile, che hanno completato un questionario di valutazione della salute alle loro visite cliniche ogni anno o due volte l’anno tra il 2014 e il 2017. Gli esperti hanno esaminato la prevalenza del dolore e hanno identificato i modelli di dolore sulla base di segnalazioni longitudinali di dolore.


Il 47% dei sopravvissuti ha riferito dolore durante almeno una visita clinica, e il mal di testa era il tipo di dolore più diffuso (26,4%). I sopravvissuti al tumore di Wilms e al sarcoma di Ewing hanno riportato la più alta prevalenza di dolore (51,5% e 50,0%, rispettivamente). L’analisi dei dati ha mostrato che il sesso femminile, la sintomatologia depressiva e il consumo di alcol, era correlata al dolore persistente.


“Pensiamo che sia giustificato il fatto di valutare il dolore durante gli appuntamenti di follow-up regolari a lungo termine in questa popolazione” concludono gli autori.


Fonte: Health Psychol. 2021

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