Chirurgia: all’Ospedale di Massa due interventi cardiologici d’avanguardia

Eseguiti con successo alla Fondazione Monasterio, dall’Unità Operativa di Cardiologia Diagnostica e Interventistica dell’Ospedale del Cuore di Massa, due tipologie di intervento mai realizzate prima in Italia: un intervento di riparazione transcatetere della valvola tricuspide e un intervento di riparazione dell’aorta con protesi endovascolare. In entrambi i casi, grazie a tecniche di estrema avanguardia, è stato possibile evitare la chirurgia tradizionale ‘a cuore aperto’, particolarmente delicata e con più lunga degenza.


L’intervento di riparazione dell’aorta con protesi endovascolare necessita di una gestione multidisciplinare: significa che il paziente, in seguito alla diagnosi, deve essere riferito ad un Centro a elevato expertise chirurgico ed endovascolare, in modo da poter attuare il trattamento più appropriato, rapido ed efficace. All’Ospedale del Cuore i pazienti sono presi in carico dall’Aortic-Team, un gruppo multidisciplinare composto da cardiologi interventisti, cardiochirurghi, anestesisti e radiologi della Fondazione Monasterio, coadiuvati dai chirurghi dell’unità operativa di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale delle Apuane dell’Azienda Usl Toscana Nord-Ovest diretta dal dottor Giovanni Credi.


L’intervento è stato trasmesso in streaming in tre continenti, Europa, Asia e America Latina, affinché i medici delle numerose strutture specialistiche collegate potessero imparare e familiarizzare con la nuova protesi e con le procedure di deployment.


Spiegano Antonio Rizza e Cataldo Palmieri, cardiologi interventisti dell’Ospedale del Cuore: “Sono state sviluppate tecniche completamente endovascolari, che consentono di intervenire con poche piccole incisioni, riducendo al minimo le possibili complicanze per il paziente”. Michele Murzi, cardiochirurgo dell’Ospedale del Cuore aggiunge: “Il trattamento chirurgico tradizionale, quando la malattia coinvolge particolari anatomie è spesso molto invasivo e caratterizzato da un alto numero di complicanze, soprattutto perché spesso si tratta di pazienti anziani o affetti da altre malattie. Ecco perché abbiamo prediletto quella totalmente endovascolare”.


L’altro intervento di riparazione transcatetere della valvola tricuspide ha visto contemporaneamente in sala operatoria Sergio Berti, Giuseppe Trianni e Massimo Mariani, un team scelto e altamente specializzato che, per la prima volta in Italia, ha utilizzato una tecnica alternativa alla chirurgia tradizionale e del tutto innovativa, denominata “Pascal Ace”. L’intervento si attua inserendo un catetere sottile attraverso una piccola incisione nella coscia, raggiungendo il cuore e riparando il lembo della valvola malata.


Rispetto agli approcci tradizionali, la procedura transcatetere, mini-invasiva, non richiede l’arresto del cuore o l’apertura del torace. La difficoltà principale di questo innovativo intervento consiste nel ruolo dell’ecografista: il dottor Mariani aveva il compito di guidare gli operatori – Berti e Trianni – durante la riparazione della valvola, attraverso la mera visione di immagini estremamente raffinate, come fosse un navigatore.


Fonte: Adnkronos Salute

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