Chirurgia mininvasiva: buona opzione nella dilatazione biliare congenita

Secondo uno studio pubblicato su Surgery Today, nei pazienti adulti con dilatazione biliare congenita, la chirurgia mininvasiva può dare esiti favorevoli a breve termine senza compromettere i risultati a medio termine rispetto alla chirurgia a cielo aperto, e la chirurgia robotica potrebbe essere ancora più efficace.

“La chirurgia mininvasiva è il trattamento ottimale per la dilatazione biliare congenita, ma sono stati riportati pochi studi sull’argomento negli adulti. Per approfondire la questione, abbiamo confrontato gli esiti postoperatori della chirurgia mininvasiva con quelli della chirurgia a cielo aperto in pazienti adulti con questa patologia” afferma Takanori Morikawa, della Tohoku University Graduate School of Medicine, in Giappone, primo nome dello studio.

I ricercatori hanno studiato 36 pazienti adulti sottoposti a intervento per dilatazione biliare congenita, confrontando gli esiti postoperatori di 20 pazienti sottoposti a chirurgia laparoscopica (n = 15) o robotica (n = 5) con quelli di 16 pazienti sottoposti a chirurgia a cielo aperto.

La chirurgia mininvasiva è stata associata a una perdita di sangue significativamente inferiore, un tasso significativamente più basso di stent interni, tempi di intervento significativamente più lunghi, e una degenza postoperatoria significativamente più breve rispetto a quella a cielo aperto.

Gli esiti postoperatori della chirurgia mininvasiva per la dilatazione biliare congenita erano simili a quelli dell’intera coorte. Non ci sono state differenze significative nelle complicanze tardive tra i gruppi. La procedura robotica ha avuto un tempo operatorio significativamente più breve rispetto alla chirurgia laparoscopica per l’epaticodigiunostomia.

Fonte: Surg Today

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