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La chirurgia combinata della valvola e il bypass coronarico destro effettuati tramite minitoracotomia anteriore destra sono un’opzione sicura e fattibile, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato dal Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery.
“I pazienti con malattia coronarica e valvolare combinata vengono comunemente trattati mediante un approccio standard di sternotomia mediana per bypass coronarico e chirurgia valvolare. Lo scopo del nostro lavoro è quello descrivere la nostra esperienza e mostrare la fattibilità e la sicurezza dell’approccio minimamente invasivo alla patologia valvolare singola o combinata con malattia coronarica destra di un singolo vaso, anche se adatto all’intervento coronarico percutaneo” spiega Ali Ihsan Hasde, della Ankara University School of Medicine, Turchia, primo nome dello studio.
I ricercatori hanno studiato 28 pazienti consecutivi sottoposti a chirurgia valvolare singola o combinata in concomitanza con bypass coronarico destro effettuata attraverso minitoracotomia anteriore destra tra febbraio 2018 e dicembre 2020. La valutazione preoperatoria, gli esiti intraoperatori e postoperatori sono stati rivisti e analizzati.
I pazienti erano 12 uomini e 16 donne, con un’età media di 71,46 anni; 10 pazienti erano in classe III o IV della New York Heart Association. I tempi medi per l’effettuazione del bypass cardiopolmonare e del cross-clamp aortico erano rispettivamente di 117,6 e 98,1 minuti. Il tempo medio di estubazione è stato di 9,7 ore, la permanenza media in unità di terapia intensiva è stata di 37,4 ore e la degenza media in ospedale è stata di 6,9 giorni. Un paziente ha subito un nuovo intervento per emorragia. Non ci sono stati casi di ictus postoperatorio, infarto del miocardio, insufficienza renale o infezione della ferita.
“La presenza di lesione da malattia coronarica destra non è una controindicazione per l’approccio mininvasivo nei casi sottoposti a chirurgia valvolare singola o combinata” concludono gli autori.
Fonte: Thorac Cardiovasc Surg. 2022
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