Co-infezioni nell’aspergillosi invasiva

Per poter descrivere al meglio le coinfezioni di aspergillosi invasiva (IA), per identificare i fattori associati alla co-infezione e per valutarne l’impatto sulla mortalità, gli esperti hanno condotto uno studio retrospettivo sull’IA putativa, probabile o provata in un preciso arco temporale. Sono quindi state identificate tutte le co-infezioni a più alto rischio, con insorgenza entro 7 giorni prima/dopo il primo segno di aspergillosi.


Inoltre, i fattori associati alle coinfezioni e alla mortalità sono stati analizzati mediante analisi multivariata.


Tra i 690 pazienti con IA inclusi nello studio, in 272 è stata riscontrata una coinfezione e la localizzazione era polmonare in 131 soggetti, ematica in 67 e altri/più siti in 75 pazienti.


L’origine di queste era per lo più batterica, seguita poi in percentuale da coinfezioni virali, fungine, parassitarie o dovute a molteplici agenti patogeni. Invece, i fattori associati a una coinfezione nell’analisi sono stati: trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, altre neoplasie ematologiche, malattie sottostanti, linfopenia, proteina C-reattiva >180 mg/L, febbre, intubazione tracheale, isolamento di due o più specie di Aspergillus differenti e, in ultimo, presenza di lesioni non nodulari alla tomografia computerizzata del torace.


In ogni caso, le coinfezioni sono piuttosto frequenti in pazienti con aspergillosi invasiva e, sebbene indipendenti dall’aumento del tasso di mortalità alla dodicesima settimana di analisi, sono comunque associate ad un aumento della percentuale dei decessi.


Fonte: Clinical Microbiology and Infection

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