COVID-19 e infezioni del flusso sanguigno ad esordio ospedaliero (HOBSI)

La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto considerevole portando ad un aumento delle infezioni associate all’assistenza sanitaria, in particolare le infezioni del flusso sanguigno (BSI).

Un gruppo di ricercatori statunitensi ha quindi voluto stimare l’impatto della COVID-19 in 69 ospedali sulle BSI – prima e durante la pandemia. Gli eventi associati a 5 patogeni (Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa e Candida sp.) sono stati stratificati in base all’insorgenza nella comunità (CO) se ≤ 3 giorni dall’ammissione o all’insorgenza in ospedale (HO) se > 3 giorni dopo l’ammissione. Poi, sono stati confrontati i tassi di CO e HO pre-pandemici con i periodi pandemici e i tassi di BSI per quelli con e senza COVID-19.

I dati raccolti hanno mostrato come i pazienti COVID-19 avessero meno probabilità di essere ammessi con COBSI rispetto agli altri; tuttavia, era stato registrato un significativo aumento tra i tassi HOBSI pre-pandemici e pandemici. Inoltre, i pazienti con infezione da COVID-19 avevano 3,5 volte più probabilità di sviluppare HOBSI rispetto a quelli senza infezione da COVID-19.

In conclusione, il periodo della pandemia di COVID-19 è stato associato a sostanziali aumenti di HOBSI e questo è in gran parte attribuito ai pazienti con infezione da COVID-19. La ricerca futura dovrebbe perciò valutare se tali misure potrebbero essere utili da incorporare nella valutazione delle tendenze della prevenzione delle infezioni.

Fonte: American Journal of Infection Control – https://doi.org/10.1016/j.ajic.2021.12.018

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