Covid-19: outcome delle pazienti con cancro ginecologico a New York

In uno studio pubblicato di recente dalla rivista Gynecologic Oncology, i medici di diversi centri di New York presentano gli esiti del Covid-19 tra le donne affette da cancro ginecologico durante la prima ondata della pandemia.

Per la ricerca hanno estratto i dati delle pazienti di oncologia ginecologica con infezione da Sars-CoV-2 provenienti da otto sistemi ospedalieri dell’area di New York City, tra marzo e giugno 2020. Hanno individuato 193 pazienti con cancro ginecologico e affette da Covid-19, l’età mediana alla diagnosi era di 65 anni. Centosei delle 193 pazienti (il 54,9%) hanno richiesto il ricovero in ospedale. Tra le pazienti ospedalizzate, 13 (il 12,3%) hanno avuto bisogno della ventilazione meccanica invasiva, 39 (il 36,8%) sono state ricoverate in terapia intensiva. Circa metà delle pazienti (il 49,2%) non aveva ricevuto alcun trattamento antitumorale prima della diagnosi di Covid-19.

Nessuna delle pazienti che ha avuto bisogno della ventilazione meccanica è sopravvissuta. Trentaquattro pazienti su 193 (il 17,6%) sono morte per complicazioni del Covid-19. Nell’analisi multivariata, il ricovero è stato associato a un’età uguale o superiore a 65 anni, al fatto di essere afroamericane, a un performance status superiore o uguale a 2 e alla presenza di almeno tre comorbidità. Mentre soltanto l’essere fumatrice o esserlo stato è stato associato a un aumento del rischio di morte per Covid-19.

La somministrazione di una chemioterapia citotossica entro 90 giorni dalla diagnosi di Covid-19 non era associata al ricovero o alla mortalità.

I risultati, scrivono gli autori, sono confermati dalla letteratura recente: “numerosi studi hanno identificato importanti fattori demografici e clinici che aumentano il rischio di gravità del Covid-19 nella popolazione generale”.

Questo studio, concludono, suggerisce che nelle pazienti con un cancro ginecologico e Covid-19, la gravità del tumore e la terapia contro il tumore non sono associati alla gravità dell’infezione. “È importante sottolineare che in questa coorte l’immunoterapia non era associata alla gravità o alla mortalità del Covid-19. Questi risultati dovrebbero consentire ai medici di prendere decisioni informate sulla continuazione della terapia contro il cancro mentre la pandemia continua”.

Fonte: Gynecol Oncol. 2021

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