Covid-19: tra i pazienti psichiatrici la mortalità è più elevata

Le persone con una patologia mentale grave (schizofrenia, disturbo bipolare o depressione) sono a rischio significativamente aumentato di contrarre l’infezione da Covid-19 rispetto alla popolazione generale e, quando la contraggono, hanno una mortalità significativamente maggiore. La differenza rimane significativa anche dopo aver effettuato un controllo statistico per il maggior rischio delle persone con patologie mentali gravi di sviluppare alcune patologie che si associano esse stesse ad una maggiore morbidità e mortalità per Covid-19, come la malattia polmonare cronica ostruttiva, l’obesità e il diabete mellito tipo 2.
Questi dati, poi confermati in letteratura, sono stati riportati per la prima volta nell’ottobre 2020 nella rivista World Psychiatry, il cui Editor è lo psichiatra italiano Mario Maj.


I dati dello studio sono stati raccolti sulla base delle cartelle cliniche elettroniche di un campione di 61 milioni di pazienti adulti rappresentativi della popolazione americana. Il tasso di mortalità nei pazienti con una diagnosi di patologia mentale grave e di infezione da Covid-19 era dell’8.5%, contro il 4.7% dei pazienti con infezione da Covid-19 ma senza patologia mentale.


Sulla base di questi dati, nella stessa rivista è stato pubblicato il 1° novembre 2020 un appello a considerare le persone con patologie mentali gravi come una delle categorie ad alto rischio a cui attribuire una priorità nella vaccinazione contro il Covid-19. Quest’appello è stato accolto dai governi di alcuni paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Olanda e Danimarca); purtroppo non dal governo italiano.


Fonte: World Psychiatry

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