Effetti combinati di dieta e attività fisica sulle malattie articolari infiammatorie
Uno studio multicentrico condotto in Grecia, Norvegia, Svezia e Inghilterra, pubblicato nel 2023 su Healthcare, ha evidenziato che la combinazione […]
Paura di un futuro ‘pericoloso’, timori di nuove tragedie imprevedibili, ma anche di un fallimento personale e dell’incapacità di fare fronte alle insidie che si presenteranno sulla strada. Sono le ansie più comuni che gli italiani manifestano nell’era Covid e che, secondo gli specialisti, potrebbero emergere sempre di più, con diversi gradi di gravità, anche nel ‘post-pandemia’ Lo spiega all’Adnkronos Salute, dal suo osservatorio di clinico, Massimo Di Giannantonio, presidente eletto della Società italiana di psichiatria (Sip) e professore ordinario di psichiatria all’Università di Chieti-Pescara.
“Le nuove ansie e le nuove paure – precisa lo psichiatra – sono soprattutto quelle del fallimento, economico, ma anche emotivo e emozionale. Si osserva, inoltre, la paura di un futuro, visto non più come evolutivo e migliorativo, ma regressivo e degenerato. Infine, ed è questa è la cosa più seria e che noi riscontriamo in maggiore misura, c’è una sensazione preponderante di incertezza: il timore che, siccome è accaduta una tragedia di questo genere senza nessuna avvisaglia e senza nessun sistema per difendersi, tutto questo possa accadere di nuovo, in una modalità imprevista, imprevedibile non ‘parabile’. Cresce, in molte persone e con ricadute psicologie forti, l’idea che il futuro, oltre che essere una grande opportunità, può diventare una fonte di rischio, di pericolo, di sofferenza e di dolore”, conclude Di Giannantonio.
Fonte: Adnkronos Salute
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