Declino renale nei pazienti con scompenso cardiaco e diabete di tipo 2

Il declino della funzione renale nei pazienti con scompenso cardiaco (HF) e diabete di tipo 2 (T2D) è un problema clinico rilevante, ma gli studi a lungo termine su questo fenomeno sono ancora limitati. Un’analisi pubblicata su Cardiovascular Diabetology ha esaminato le traiettorie della funzione renale in una coorte ben caratterizzata di pazienti con entrambe le patologie, offrendo nuove prospettive sulle associazioni con la mortalità.

Lo studio è una sottoanalisi post hoc di un registro prospettico che ha coinvolto pazienti ambulatoriali con HF e T2D, seguiti in una clinica specializzata. La funzione renale è stata monitorata mediante il tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR), misurato ogni tre mesi utilizzando la formula della Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration. Sono stati analizzati i trend della funzione renale attraverso curve Loess e modelli di regressione Cox multivariata per valutare l’associazione tra il declino dell’eGFR e la mortalità per qualsiasi causa.

Sono stati inclusi 1.114 pazienti con un’età media di 69,3 anni (±10,3), di cui il 68,2% uomini. Complessivamente, sono state analizzate 10.830 misurazioni di creatinina, con una media di 15,8 misurazioni per paziente. È stato osservato un declino progressivo dell’eGFR con una riduzione media annua di -2,05 ml/min/1,73 m² (IC 95%: -2,11 a -1,95; p<0,001). Alcuni fattori clinici sono stati associati a un deterioramento più marcato della funzione renale, tra cui età avanzata, eziologia non ischemica dello scompenso cardiaco, fenotipi HFpEF o HFmrEF, scarso controllo glicemico e livelli di eGFR inizialmente più elevati. Inoltre, la riduzione dell’eGFR si è rivelata un predittore indipendente di aumento del rischio di mortalità per qualsiasi causa.

Questi risultati evidenziano l’importanza di un attento monitoraggio della funzione renale nei pazienti con HF e T2D, identificando sottogruppi a maggiore rischio di deterioramento. Ulteriori studi su coorti più ampie e diversificate saranno necessari per confermare questi dati e valutare eventuali strategie terapeutiche volte a rallentare la progressione della disfunzione renale.

 Fonte: Cardiovasc Diabetol 2025 

https://cardiab.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12933-025-02632-9

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