Demenza frontotemporale: stato dell’arte

La demenza frontotemporale (FTD) è una malattia neurodegenerativa che sta guadagnando sempre più interesse dato che rappresenta una percentuale significativa (fino al 10%) delle demenze che colpiscono le persone di media età. Questa condizione comporta un notevole peso sociale, economico ed emotivo non solo per i pazienti ma anche per coloro che se ne prendono cura. La caratteristica distintiva della FTD è la degenerazione selettiva, almeno nelle fasi iniziali, del lobo frontale e/o temporale, il che generalmente si traduce in alterazioni comportamentali, disturbi del linguaggio e sintomi psichiatrici. A causa della sua straordinaria eterogeneità, e nonostante i progressi recenti nella ricerca, manca ancora una visione d’insieme che possa integrare tutte le informazioni attualmente disponibili.

Un’equipe di esperti ha svolto una revisione con l’intento di offrire lo stato dell’arte relativo alla patogenesi della FTD, partendo dai risultati consolidati e combinandoli con le scoperte più recenti. 

I ricercatori esaminano, in particolare, gli avanzamenti nel campo della genetica e valutano come queste scoperte siano correlate sia con le manifestazioni cliniche sia con le caratteristiche istopatologiche della malattia. Viene anche esplorato il collegamento tra la FTD e altre patologie, come ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Inoltre, gli Autori analizzano i criteri diagnostici attuali, comprese le metodologie di neuroimaging, gli studi di medicina nucleare, i biomarcatori presenti nei fluidi biologici, le terapie attualmente disponibili e le sperimentazioni in corso nel campo della FTD.

Fonte: Int J Mol Sci. 2023

https://www.mdpi.com/1422-0067/24/14/11732

Contenuti simili

I più visti