
Conseguenze degli interventi di salute orale sulla salute mentale: revisione
La relazione tra salute orale e mentale è controversa. Pochi studi hanno infatti valutato gli effetti diretti della gestione della […]
Attualmente, la condizione che vede la presenza di denti soprannumerari è considerata una delle anomalie dentali più comunemente osservate nei bambini. Diverse teorie sono state proposte per spiegare la condizione, inclusi fattori ambientali e genetici; perciò, gli esperti hanno deciso di identificare i diversi fattori di rischio e biomarcatori molecolari nei pazienti con denti soprannumerari.
Uno studio caso-controllo ha incluso 240 bambini (età compresa tra 6 e 12 anni), divisi in un gruppo di test e un gruppo di controllo. Successivamente sono stati distribuiti questionari per valutare i dati demografici e l’esposizione a diversi fattori ambientali: 10 denti soprannumerari estratti dal gruppo di test sono stati elaborati per l’analisi istopatologica.
I risultati ottenuti hanno mostrato come le seguenti siano risultate caratteristiche significativamente associate al rischio di sviluppo di denti soprannumerari: il sesso maschile, la storia dentale di grave infezione orale o la storia medica di trattamento chemioterapico, la storia precedente di assunzione di farmaci o malattie durante la gravidanza, la storia familiare di malattie neoplastiche, l’uso di dispositivi elettronici e la vita vicino a campi agricoli o aree industriali.
Inoltre, il pannello di immunoistochimica ha rivelato che i denti soprannumerari presentano una maggiore espressione delle proteine wingless (Wnt) e sonic hedgehog (SHH), nonché un’espressione ridotta della proteina della poliposi adenomatosa coli (APC), denotando uno squilibrio molecolare in un gruppo di percorsi che si ritiene classicamente siano coinvolti nella sua patogenesi.
Pertanto, i soggetti maschi nella coorte sono risultati più frequentemente colpiti da denti soprannumerari rispetto alle femmine, così come la presenza di biomarcatori molecolari ha dimostrato un alto livello di espressione di proteine pro-tumorigeniche come Wnt e SHH in pazienti presentati la condizione.
Fonte: BMC Oral Health – https://doi.org/10.1186/s12903-022-02151-z