Diabete, deficit di attenzione e disturbo depressivo sono legati da causalità reciproche

Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Investigation, esiste un effetto causale del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e del disturbo depressivo maggiore (MDD) sull’aumento del rischio di diabete di tipo 2, potenzialmente mediato da fenotipi correlati al fumo e all’obesità. Inoltre, esiste anche un effetto causale del diabete di tipo 2 sull’ADHD.

“Molte prove osservazionali hanno fatto supporre un’associazione tra disturbi psichiatrici e diabete mellito di tipo 2. Tuttavia, le relazioni causali tra queste due malattie richiedono ulteriori ricerche”, spiega Haoran Tao, della Sun Yat-sen University, Guangzhou, Cina, primo nome dello studio.

I ricercatori hanno voluto valutare l’effetto casuale bidirezionale tra cinque disturbi psichiatrici e il diabete di tipo 2 utilizzando la randomizzazione mendeliana a due campioni (MR). Gli esperti, selezionando i polimorfismi a singolo nucleotide associati al diabete di tipo 2 e cinque disturbi psichiatrici, ovvero disturbo da deficit di attenzione e iperattività, disturbo depressivo maggiore, schizofrenia, disturbo d’ansia e disturbo di panico, hanno valutato la causalità tra queste malattie.

La suscettibilità genetica ad ADHD e MDD aumenta il rischio del diabete di tipo 2. Inoltre, la predisposizione genetica al diabete di tipo 2 era anche associata all’ADHD. Diversi fattori di rischio per il diabete di tipo 2 erano implicati nelle suddette associazioni causali, tra cui fumo, indice di massa corporea elevato, rapporto vita/fianchi e trigliceridi sierici elevati.

“Le strategie di prevenzione per il diabete mellito di tipo 2 dovrebbero includere anche la salute mentale e viceversa” concludono gli autori.

Fonte: Eur J Clin Invest. 2022

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/eci.13893

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