
Disfunzione ventricolare destra e prognosi peggiorata nei diabetici con OCAD
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Le alterazioni glicemiche nei test da carico orale di glucosio durante e dopo la gravidanza possono predire il rischio di steatosi epatica a un anno dal parto nelle donne con storia di diabete gestazionale (GDM), secondo uno studio pubblicato su BMJ Open.
“Abbiamo voluto capire se i livelli glicemici rilevati durante il test OGTT da 100 g in gravidanza e quello da 75 g a sei settimane dal parto fossero associati alla steatosi epatica a distanza di un anno dal parto” spiega Chadakarn Phaloprakarn, della Navamindradhiraj University di Bangkok, Thailandia, primo autore dello studio.
Lo studio ha incluso 130 donne con pregresso diabete gestazionale, assistite presso un centro ospedaliero terziario di Bangkok, e sottoposte a elastografia epatica un anno dopo il parto. L’esito principale era la diagnosi di steatosi epatica (FLD), valutata tramite criteri metabolici e strumentali.
Le analisi hanno incluso modelli di regressione logistica aggiustati per età, peso pre-gravidico, peso e circonferenza vita a un anno dal parto, e allattamento esclusivo. È stata inoltre condotta un’analisi ROC per la valutazione delle performance predittive dei test OGTT. Il 33,8% delle partecipanti è risultato affetto da steatosi epatica, e il 97,7% rientrava nei criteri di steatosi epatica associata a disfunzione metabolica. I valori isolati di glicemia a digiuno durante la gravidanza, nel primo periodo postpartum, o in entrambi i periodi non erano associati in modo indipendente al rischio di steatosi epatica.
Al contrario, la presenza di quattro valori glicemici anomali durante la gravidanza o di due valori alterati al test OGTT postpartum risultava associata a un rischio significativamente aumentato di sviluppare la malattia. L’associazione più forte si osservava quando erano presenti valori anomali in entrambi i periodi, con alta specificità (95,3%) ma bassa sensibilità (13,6%). “Il numero di valori glicemici alterati nei test OGTT durante e dopo la gravidanza è un predittore significativo di steatosi epatica nelle donne con storia di diabete gestazionale. Un monitoraggio glicemico completo può aiutare a identificare precocemente i soggetti a rischio” concludono gli autori.
Fonte: BMJ Open. 2025
https://bmjopen.bmj.com/content/15/5/e097114
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