
I disturbi depressivi associati a cambiamenti nelle cellule immunitarie
Perdita di interesse, mancanza di gioia, mancanza di motivazione e maggiore affaticamento: sono i principali sintomi della depressione. Le caratteristiche […]
Nei pazienti con psoriasi c’è un’elevata prevalenza dei disturbi del sonno. Per questo le persone che soffrono di questa malattia cutanea dovrebbero essere monitorate, soprattutto rispetto ad alterazione del sonno, prurito, ansia e depressione. A spiegarlo è un team di ricercatori della Universitatsmedizin Berlin, in Germania, che ha pubblicato uno studio sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology (JEAVD). Secondo il gruppo, inoltre, la riduzione del prurito dovrebbe essere presa in considerazione come un obiettivo terapeutico importante, così come le terapie per ridurre ansia e depressione.
La ricerca, uno studio cross-sectional, ha incluso 344 pazienti con psoriasi e 126 controlli valutati attraverso questionari ad hoc. Dai risultati è emerso che il 59% dei pazienti e il 34% dei controlli (p <0,001) ha sofferto di disturbi del sonno. I pazienti, poi, dormivano un’ora meno dei controlli. I pazienti senza prurito, inoltre, aveva una minore alterazione del sonno rispetto ai pazienti con prurito forte e molto forte. I livelli di ansia e depressione erano i fattori più importanti per predire disturbi del sonno, seguiti dall’esacerbazione del prurito di notte, l’età, il sesso femminile, l’esacerbazione del prurito al mattino, l’intensità del prurito media, una diagnosi di depressione e di una malattia da reflusso gastroesofageo.
Fonte: JEADV (2022)