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Uno studio osservazionale retrospettivo condotto in Germania ha analizzato gli screening per il cancro della pelle.
Nel Paese di lingua tedesca, i pazienti possono scegliere tra uno screening diretto da parte di dermatologi o uno screening iniziale da parte di medici di medicina generale seguito da uno dermatologico se sono necessari ulteriori esami. La ricerca si è basata sui dati di un’assicurazione sanitaria.
Sono stati analizzati i percorsi dei pazienti negli screening del cancro della pelle tra il 2008 e il 2016, e le differenze tra i due gruppi sono state testate con intervalli di confidenza del 95%.
Sono stati analizzati un totale di 495.000 esami iniziali e 111.000 secondari da parte di dermatologi. La proporzione di escissioni successive è stata più bassa quando a condurre gli screening iniziali sono stati dermatologi.
Dai risultati è inoltre emerso che i dermatologi eseguono più escissioni nei partecipanti allo screening secondario, indicando una preselezione dei pazienti a maggior rischio di cancro della pelle in base agli esami medici.
Tuttavia, come sottolineano gli stessi autori, vanno considerati anche altri aspetti, per esempio che dermatologici e medici di medicina generale possono intercettare target diversi. Inoltre, il numero dei mmg è superiore a quello degli specialisti e questo facilita l’aspetto logistico.
Poiché, in caso di sospetto diagnostico da parte di un medico generalista, il periodo tra l’esito iniziale e l’ulteriore esame da parte del dermatologo è associato a un forte stress per il paziente, i ricercatori suggeriscono di dare priorità agli appuntamenti per gli screening secondari.
Fonte: Jddg