Emicrania: potrebbe essere legata agli ormoni presenti in utero

Il rischio di un individuo di sviluppare l’emicrania in età adulta potrebbe essere correlato alla quantità di ormoni a cui è stato esposto nell’utero materno. Questo è quanto ha concluso uno studio pubblicato su Frontiers in Pain Research, e diretto da Morgan Fitzgerald, della University of California, San Diego.


“Prima di noi nessuno aveva scoperto che le persone di sesso femminile che hanno un gemello di sesso maschile hanno un rischio di emicrania più elevato rispetto a quelle che hanno un gemello dello stesso sesso. Per questo pensiamo che alcuni fattori prenatali, tra cui proprio i livelli ormonali, possano dare un contributo essenziale al rischio di sviluppare l’emicrania» spiegano gli autori.


I ricercatori hanno valutato 51.872 individui, inseriti in database di studi svedesi sui gemelli, per cercare chi tra loro soffrisse di emicrania senza aura secondo i criteri dell’International Headache Society Classification of Headache Disorders.


Ebbene, gli esperti hanno visto che l’ambiente in cui si trovano i feti può dare un contributo al rischio di emicrania. Inoltre, hanno trovato che, tra i fattori genetici che aumentano o diminuiscono il rischio di emicrania, alcuni differiscono tra maschi e femmine.


Secondo gli autori, aumentare la comprensione dei fattori che contribuiscono all’emicrania, e in particolare delle differenze nei fattori causali tra maschi e femmine, farà crescere le opportunità di migliorare l’assistenza clinica, le capacità diagnostiche e gli interventi terapeutici.


Fonte: Frontiers in Pain Research

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