Esofagectomia transiatale: il tipo di approccio chirurgico non porta a differenze sui costi

Nel complesso, l’approccio robotico alla esofagectomia transiatale non presenta differenze significative in termini di costi, o redditività, rispetto all’approccio in aperto o laparoscopico, secondo quanto riferiscono Sharona Ross, del Digestive Health Institute, Tampa, Stati Uniti, e il suo gruppo di lavoro in uno studio pubblicato su American Surgeon.


Per analizzare e confrontare il costo dell’esofagectomia transiatale robotica con quella non-robotica, i ricercatori hanno seguito in modo prospettico 82 pazienti sottoposti alla procedura, analizzando i risultati clinici e gli oneri e i costi perioperatori associati.


Gli esperti hanno incluso nello studio 67 individui gestiti con l’approccio robotico e 15 pazienti con approccio non robotico (quattro in aperto e 11 laparoscopico). Di questi pazienti, 79 avevano un adenocarcinoma. La durata dell’operazione per l’esofagectomia transiatale robotica è stata pari a 327 minuti rispetto a 213 minuti di quella non robotica, e la perdita di sangue stimata è stata di 150 mL rispetto a 300. La durata del ricovero è stata di sette rispetto a otto giorni. Per quanto riguarda le complicanze, 16 pazienti hanno avuto problemi postoperatori con un punteggio Clavien-Dindo di tre o più. Le spese ospedaliere per l’intervento robotico erano pari a 197.405 dollari, mentre per quello non robotico a 159.588 dollari. Il costo dell’assistenza per l’approccio robotico era di 34.822 dollari, mentre per quello non robotico di 23.939 dollari. Il 15% delle operazioni robotiche era considerabile come redditizio contro il 13% delle operazioni non robotiche.


Fonte: Am Surg. 2021

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