Farmaci: insediato tavolo Fnomceo-Aifa su politiche per medici e odontoiatri

Si è insediato il tavolo tecnico tra la Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo) e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dedicato alle politiche del farmaco d’interesse per medici e odontoiatri. Il gruppo di lavoro si è riunito per la prima volta la scorsa settimana, dopo la firma del protocollo di intesa, e rimarrà in carica 2 anni.


Diversi gli argomenti di cui è stato subito avviato il confronto. Tra questi: l’uso ottimale dei medicinali, la miglior consapevolezza sulle implicazioni cliniche e operative nel loro utilizzo, l’etica e la deontologia nella ricerca clinica e nella prescrizione, l’informazione indipendente da attuarsi anche attraverso la diffusione di campagne di comunicazione curate dall’Aifa. Due i gruppi di lavoro che si sono formati: il primo sui farmaci sottoposti a piano terapeutico, con la semplificazione dei percorsi di monitoraggio e follow-up; il secondo sull’antimicrobico-resistenza.


“Punto di partenza – ha detto il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – è stata la manifestazione, da parte nostra, della necessità di abbandonare la strada della ‘medicina amministrata’, che guarda soprattutto alle ragioni del bilancio economico, a favore di una medicina che abbia come obiettivo la salute dei cittadini. Obiettivo che è raggiungibile solo attraverso l’applicazione dei principi di autonomia, indipendenza, responsabilità della professione medica e odontoiatrica, così come rilevato anche dalla Corte Costituzionale”.


“Siamo consapevoli del ruolo che l’Agenzia detiene di alta amministrazione dei farmaci, così come delle dirette responsabilità di medici e odontoiatri nella loro prescrizione e somministrazione – ha sottolineato il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini – Per questo, seguendo un lungimirante impulso fornito dal ministero della Salute, abbiamo rapidamente attivato un protocollo d’intesa con la Fnomceo da cui ci aspettiamo risultati, già a breve, in termini di appropriatezza negli usi farmaceutici e informazione condivisa”.


Fonte: Adnkronos Salute

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