Fattori meteorologici e inquinamento dell’aria associati a urolitiasi

Identificare l’associazione di fattori meteorologici/inquinanti dell’aria ambientale con l’utilizzo di cure mediche per l’urolitiasi e stimare l’entità dell’effetto/ritardi temporali.


Questo studio consiste in un’analisi di serie temporali basata su una popolazione di 300.000 casi di urolitiasi in cui per un periodo di oltre dieci anni sono stati misurati 17 fattori meteorologici e inquinanti atmosferici. Sono quindi stati raccolti dati sull’utilizzo medico giornaliero a causa dell’urolitiasi ed è stato utilizzato un modello additivo generalizzato, tenendo conto della relazione non lineare tra fattori meteorologici/inquinanti dell’aria ambiente e urolitiasi, insieme ad un intervallo di tempo ≤10 giorni.


Dai risultati è emerso che l’urolitiasi fosse significativamente associata alla temperatura media, all’intervallo di temperatura diurno, alla durata del sole, ai livelli di particolato (PM) ≤2,5 μm e al monossido di carbonio (CO). L’incidenza dei calcoli ureterali è risultata poi correlata positivamente con la temperatura media, il livello di PM ≤2,5 μm e il livello di CO (tempi 0-9, 2-4 e 0-9 giorni, rispettivamente). L’incidenza dei calcoli renali, invece, era positivamente correlata con i livelli di PM ≤2.5 μm e CO (tempi 2-4 e 0-9 giorni, rispettivamente).


Pertanto, l’urolitiasi risulta effettivamente influenzata da vari fattori meteorologici e inquinanti atmosferici: PM ≤2,5 μm e livelli di CO possono essere considerati nuovi potenziali fattori di rischio per questa condizione a tutti gli effetti.


Fonte: Nefrologia BMC

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