Disturbi psicologici associati al cancro della mammella
Il cancro della mammella rappresenta la neoplasia più frequentemente diagnosticata tra le donne. Questa malattia può portare con sé una […]
I casi di cancro al seno nell’uomo rappresentano meno dell’1% dei casi totali di tumore alla mammella, questa patologia è quindi relativamente poco studiata. In una ricerca spagnola pubblicata dalla rivista Archives of Breast Cancer gli scienziati guidati da Manuel Ruiz Borrego hanno valutato i fattori prognostici e terapeutici della malattia.
Lo studio osservazionale, retrospettivo e monocentrico, ha incluso i dati di 53 pazienti trattati tra gennaio 1997 e dicembre 2018. L’età media era di 68 anni e l’84% era affetto da cancro al seno non metastatico.
Il 91% dei pazienti (48) aveva un performance status (PS) compreso tra 0 e 1, 48 erano HR positivi e 4 (l’8%) erano HER2 positivi. L’85% dei pazienti (43) è stato trattato con la terapia endocrina; di questi 36 pazienti (68%) hanno ricevuto il trattamento in un contesto adiuvante.
Le mutazioni dei geni BRCA sono state analizzate nel 43% dei soggetti. Il 26% di questi presentava variazioni nel gene BRCA2. Sulla base dello studio queste mutazioni non sembrano avere un valore prognostico.
Dall’analisi è emerso che i pazienti che avevano ricevuto la terapia ormonale nel contesto adiuvante avevano una maggiore sopravvivenza globale a 5 anni e anche una migliore sopravvivenza libera da malattia e recidiva a distanza.
Fonte: Archives of Breast Cancer
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