
HCV: incomprensione dello stato di infezione in pazienti trattati positivamente
Con l’aumento del numero di pazienti con risposta virologica sostenuta (SVR) in cui il virus dell’epatite C (HCV) è stato […]
L’infezione da virus dell’epatite C cronica (HCV) può portare a infiammazione del fegato, fibrosi e, infine, cirrosi e carcinoma epatocellulare (HCC). Recenti studi hanno evidenziato come l’età avanzata, l’infezione da HIV, l’obesità e il diabete siano associati a stadi avanzati di fibrosi nell’HCV. Tuttavia, questi fattori di rischio sono probabilmente interdipendenti e potenzialmente esacerbati da altre condizioni che possono contribuire alla fibrosi epatica. Gli esperti hanno quindi ritenuto necessario identificare i pazienti con HCV che sono a rischio di fibrosi avanzata attraverso continue ed efficienti pratiche di screening dell’HCC e hanno voluto esaminare l’associazione tra HCV, obesità, diabete e consumo di alcol con la fibrosi epatica partendo dall’analisi delle cartelle cliniche elettroniche (EHR) di un ampio database di pazienti con HCV.
È stata perciò condotta un’analisi retrospettiva e trasversale di adulti naïve al trattamento con HCV che avevano eseguito precedenti esami di elastografia a ultrasuoni; i dati continui sono stati presentati come media (DS) o mediana (IQR) e i dati categoriali, invece, sono stati presentati come distribuzioni di frequenza.
Per un totale di 965 pazienti sottoposti a elastografia a ultrasuoni: 5 sono stati esclusi a causa della mancanza di dati, 632 erano uomini, 761 erano neri, 247 presentavano obesità, 231 il diabete e 260 avevano una storia di consumo di alcol. I punteggi complessivi della fibrosi erano i seguenti: 501 pazienti avevano da F0 a F1 (da nessuna cicatrice a lieve), 212 pazienti avevano F2 (cicatrici moderate), 80 pazienti mostravano F3 (cicatrici gravi), e 167 pazienti F4 (cicatrici avanzate [cirrosi]). Invece i punteggi della steatosi sono risultati: 622 pazienti S0 (nessuno), 117 pazienti S1 (lieve), 111 pazienti S2 (moderato) e 110 pazienti S3 (grave). Inoltre, il diabete è stato associato in modo indipendente a fibrosi avanzata e steatosi, mentre il consumo di alcol era indipendentemente associato a fibrosi e steatosi, così come lo stato di obesità. Risultati simili sono stati osservati in un’analisi stratificata per sesso e non ci sono state interazioni significative tra lo stato di diabete e l’uso di alcol con gli esiti di gravità di fibrosi.
I dati ottenuti suggeriscono l’urgente necessità di studiare l’interazione di molteplici fattori di rischio e la progressione della malattia epatica, così da poter aiutare a informare le strategie di screening del cancro del fegato basate sull’evidenza per gli individui a più alto rischio.
Fonte: Rete JAMA aperta – doi: 10.1001/jamanetworkopen.2021.42282