Frequenza scolastica come indicatore della salute mentale

Una scarsa frequenza scolastica dovuta ad assenze (autorizzate o non autorizzate) o ad esclusione (laddove un preside vieti allo studente di frequentare un certo numero di lezioni) potrebbe essere indicatore di una cattiva salute mentale, secondo i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di diversi centri del Regno Unito e pubblicato dalla rivista The Lancet Psychiatry.


Nello studio di coorte, retrospettivo, condotto a livello nazionale, gli scienziati hanno misurato l’associazione tra un’ampia gamma di disturbi dello sviluppo neurologico e mentale diagnosticati e l’autolesionismo registrato all’età di 24 anni e la frequenza scolastica. 


Sono stati inclusi individui di età compresa tra 7 e 16 anni e sono stati identificati tutti gli alunni con una diagnosi di disturbi dello sviluppo neurologico (ADHD o disturbo dello spettro autistico [ASD]), difficoltà di apprendimento, disturbi della condotta, depressione, ansia, disturbi alimentari, abuso di alcol o droghe, disturbo bipolare, schizofrenia, altri disturbi psicotici o autolesionismo prima dei 24 anni.


Erano disponibili i dati su frequenza scolastica, esclusione scolastica e assistenza sanitaria di 414.637 alunni. Gli individui con precedenti di disturbi del neurosviluppo, disturbi mentali o autolesionismo avevano maggiori probabilità di essere assenti o esclusi da scuola. 


Gli odds ratio non aggiustati per le assenze variavano da 2,1 per i giovani con disturbi dello sviluppo neurologico a 6,6 per quelli con disturbo bipolare. Gli OR aggiustati per le assenze variavano da 2,0 per quelli con disturbi dello sviluppo neurologico a 5,5 per quelli con disturbo bipolare. Gli OR non aggiustati per l’esclusione variavano da 1,7 per quelli con disturbi alimentari a 22,7 per quelli con una storia di abuso di droghe. Gli OR aggiustati per l’esclusione variavano da 1,8 per quelli con difficoltà di apprendimento a 11,0 per quelli con una storia di abuso di droghe.


Gli autori hanno osservano quindi che i bambini e i giovani fino all’età di 24 anni con precedenti di un disturbo dello sviluppo neurologico o mentale o autolesionismo prima dei 24 anni hanno maggiori probabilità di perdere la scuola rispetto a quelli senza precedenti e concludono che l’esclusione o le assenze prolungate sono potenziali indicatori di cattiva salute mentale attuale o futura che potrebbero essere utilizzati per indirizzare la valutazione e l’intervento precoce. 


Fonte: The Lancet Psychiatry

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