HIV e epatite concomitante: il rischio di infarto aumenta con l’età

Il rischio di infarto sarebbe di circa il 30% più alto, per ciascun decennio di età in più, man mano che le persone con HIV invecchiano. Tuttavia, il rischio aumenta fino all’85% tra chi ha anche un’infezione da epatite C non trattata. A evidenziarlo è un’analisi condotta da un team dell’Università di Calgary, in Canada, guidato da Raynell Lang, che indica che lo stato di HIV ed epatite, insieme ai fattori di rischio tradizionali per la malattia cardiaca, dovrebbe essere preso in considerazione per ridurre questo rischio. I risultati dello studio sono stati pubblicati dal Journal of the American Heart Association.

La ricerca ha preso in considerazione 23.361 persone con HIV di cui circa uno su cinque, 4.677, era positivo anche al virus dell’epatite C. Durante un periodo di follow-up medio di circa quattro anni, i ricercatori hanno confrontato gli infarti tra chi aveva HIV e chi aveva HIV e epatite concomitante. L’analisi ha trovato che per ogni decina di anni in più, gli infarti aumentavano del 30% nelle persone con HIV da solo e dell’85% tra chi era positivo anche all’epatite C. Il rischio di infarto, poi, aumentava nei partecipanti che avevano anche fattori di rischio tradizionali come elevata pressione sanguigna, fumo e diabete di tipo 2. Il rischio di infarto era più alto del 40%, infine, anche tra i partecipanti con certi fattori di rischio correlati all’HIV, come bassi livelli di cellule CD4, e del 45% tra chi assumeva inibitori delle proteasi.

Fonte: Journal of the American Heart Association 2022

https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/JAHA.122.026473

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