
HIV: uomini e donne subiscono stigma differenti
Uno studio condotto tra persone con HIV della Repubblica Dominicana ha valutato lo stigma correlato all’HIV e il supporto sociale […]
La popolazione americana di persone con infezione da HIV e in trattamento con antiretrovirali è destinata ad aumentare fino al 2030, con l’invecchiamento. Per questo, è opportuno preparare i sistemi sanitari a rispondere alla domanda di questa popolazione di pazienti. È quanto evidenzia un gruppo di ricercatori, coordinato da Keri Althoff, della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora (USA), che ha pubblicato su AIDS i risultati di un’indagine sull’ipotesi di un futuro scenario.
I ricercatori, sulla base delle diagnosi di HIV e della sopravvivenza, hanno fatto una proiezione della distribuzione dell’età delle persone con infezione da HIV che useranno una terapia antiretrovirale negli USA. Allo scopo è stato usato il modello ProjEcting Age, MultimoRbidity, and PoLypharmacy in adults with HIV (PEARL) per simulare le persone in 15 sottogruppi di rischio di infezione da HIV in base a sesso ed etnia.
In base allo scenario al baseline, il modello PEARL prevede un sostanziale aumento nel numero di chi usa farmaci antiretrovirali nel tempo, con una popolazione che potrebbe arrivare a 909.638 nel 2030. L’età media complessiva, inoltre, aumenterà dagli attuali 50 anni a 52 anni, con un 23% in più di persone in terapia con antiretrovirali di età superiore a 65 anni, nel 2030.
Fonte: AIDS (2022) – 36(3):459-471