
Associazione tra asma e obesità: la risposta in un ormone
La leptina, un ormone proteico principalmente prodotto dal tessuto adiposo, rappresenta un fattore centrale nella fisiopatologia dell’asma nei pazienti obesi, […]
Alcuni ricercatori statunitensi, canadesi, belgi, inglesi, svedesi e spagnoli hanno condotto uno studio al fine di identificare le caratteristiche cliniche e i biomarcatori associati ad un elevato rischio di esacerbazione nei pazienti con asma grave e incontrollata.
Per la ricerca, è stata eseguita un’analisi di dati di 7 studi clinici randomizzati controllati di fase II e III di terapie biologiche utilizzate per il trattamento di popolazioni di pazienti affetti dalla patologia. I tassi annualizzati di esacerbazioni dell’asma (Annualised asthma exacerbation rates, AAERs) per i pazienti randomizzati al placebo erano valutati in base alle caratteristiche cliniche e alle concentrazioni dei biomarcatori al valore di base, per tutta la durata dello studio.
I risultati, pubblicati su The European respiratory journal nel 2021 hanno evidenziato 6 fattori associati ad un aumento del rischio di riacutizzazione della malattia:
La combinazione dei criteri di infiammazione di tipo 2 per eosinofili e F ENO aveva un valore prognostico maggiore rispetto ai singoli biomarcatori. Gli aumenti persistenti di eosinofili e F ENO erano associati ad una maggiore AAER; non è stata osservata alcuna relazione tra la concentrazione di IgE nel siero al basale e l’AAER.
Questa analisi consente una maggiore precisione nella previsione del rischio di esacerbazioni, che potrebbe tradursi con un miglioramento nella gestione della malattia.
Fonte: Kraft, M., Brusselle, G., FitzGerald, J. M., Pavord, I. D., Keith, M., Fagerås, M., Garcia Gil, E., Hirsch, I., Goldman, M., & Colice, G. (2021). Patient characteristics, biomarkers and exacerbation risk in severe, uncontrolled asthma. The European respiratory journal, 58(6), 2100413. https://doi.org/10.1183/13993003.00413-2021