
Cancro colorettale e possibili effetti benefici della dieta chetogenica
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Il gene XBP1, che mette a rischio di malattie croniche intestinali (IBD), avrebbe un’influenza decisiva su come le cellule della mucosa intestinale affrontano i danni al DNA e riescono a proteggersi contro lo sviluppo del tumore. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Gastroenterology che ha individuato uno dei possibili meccanismi che collegano IBD al tumore del colon-retto.
I pazienti affetti da IBD, infatti, hanno un aumentato rischio di tumore dell’intestino, questo perché il DNA delle cellule della mucosa intestinale è danneggiato dai processi di infiammazione cronica. Secondo ricercatori tedeschi, in un stato non alterato, il gene XBP1 codifica una proteina che assicura l’equilibrio nella mucosa intestinale e protegge contro l’infiammazione. Nei pazienti con IBD, invece, una perdita di funzionalità di questo gene può portare ad alterazioni nella barriera e infiammazione. Inoltre, il gene può giocare direttamente un ruolo nell’insorgenza del cancro dell’intestino. Infatti, se manca XBP1 sulla superficie delle cellule della mucosa intestinale, un importante meccanismo di riparazione del materiale genetico non sarebbe più eseguito in modo corretto.
In particolare, il meccanismo usato dal gene XBP1 per regolare la riparazione del DNA sarebbe mediato dal già noto soppressore tumorale p53, che protegge le cellule da degenerazione maligna. XBP1, in particolare, coordinerebbe l’attività di p53; inoltre i due geni, lavorando insieme a livello del pathway del signaling mTOR, andrebbero a prevenire un danno alle cellule epiteliali dell’intestino che determina una loro crescita incontrollata.
Fonte: Gastroenterology