IBD non mette a rischio pazienti con pancreatite autoimmune di tipo 2

La presenza concomitante di malattie infiammatorie intestinali (IBD) nei pazienti con pancreatite autoimmune (AIP) di tipo 2 non pone rischi sul decorso della AIP, con la remissione clinica e radiologia che resta alta, mentre l’incidenza cumulativa delle recidive è intorno al 20%. A spiegarlo è un team di ricercatori guidato da Sara Nikolic, del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, che ha pubblicato una ricerca su United European Gastroenterology Journal.

Per lo studio sono stati analizzati 35 pazienti che rientravano nei criteri di diagnosi della pancreatite autoimmune di tipo 2. Tra questi, 29 pazienti avevano una concomitante diagnosi di malattia infiammatoria intestinale, di cui 17 colite ulcerosa e 11 malattia di Crohn. I pazienti con AIP e IBD, alla diagnosi manifestavano, generalmente, dolore addominale e/o pancreatite acuta.

Nonostante questi pazienti facessero uso più frequentemente di corticosteroidi, dai dati è emerso che non ci sarebbero differenze a livello di tassi di recidive. Inoltre, una concomitante insorgenza di IBD era associata con lo sviluppo di diabete mellito, mentre non ci sono stati casi di tumore di colon o pancreas, al follow-up. Infine, l’analisi sistematica condotta dal team (from 24 single-center retrospective studies and 8 multicenter retrospective studies) ha evidenziato 693 casi di AIP di tipo 2, di cui il 47,8% aveva anche IBD, con tassi di recidive al 20%.

 Fonte: United European Gastroenterol J (2022) – doi: 10.1002/ueg2.12237

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