Il protocollo di Montreal risparmierà agli americani 443 milioni di casi di cancro alla pelle

Un accordo internazionale per proteggere lo strato di ozono dovrebbe prevenire 443 milioni di casi di cancro alla pelle e 63 milioni di casi di cataratta per le persone nate negli Stati Uniti fino alla fine di questo secolo, secondo una nuova ricerca.


Il team si è concentrato sugli impatti di vasta portata di un trattato storico del 1987 noto come il Protocollo di Montreal e successivi emendamenti che lo hanno sostanzialmente rafforzato. L’accordo ha eliminato l’uso di sostanze chimiche come i clorofluorocarburi (Cfc) che distruggono l’ozono nella stratosfera.


L’ozono stratosferico protegge il pianeta dai livelli nocivi della radiazione ultravioletta (Uv) del Sole, proteggendo la vita sulla Terra.


Per misurare gli effetti a lungo termine del protocollo di Montreal, gli scienziati hanno sviluppato un approccio di modellazione al computer che ha permesso loro di guardare sia al passato che al futuro, simulando l’impatto del trattato sugli americani nati tra il 1890 e il 2100. La modellazione ha rivelato l’effetto del trattato sull’ozono stratosferico, le riduzioni associate nella radiazione ultravioletta, e i benefici per la salute risultanti.


Oltre al numero di casi di cancro della pelle e di cataratta evitati, lo studio ha anche mostrato che il trattato, nella sua versione più recente, eviterà circa 2,3 milioni di morti per cancro della pelle negli Stati Uniti.


I risultati hanno mostrato che i livelli di radiazioni Uv torneranno ai livelli del 1980 entro la metà degli anni 2040 con il trattato modificato. Al contrario, i livelli di Uv avrebbero continuato ad aumentare per tutto questo secolo se il trattato non fosse stato modificato, e sarebbero saliti molto più in alto senza alcun trattato.


Nonostante gli emendamenti, le simulazioni hanno mostrato vari tipi di cancro alla pelle che iniziano a verificarsi con l’inizio della riduzione dell’ozono e che raggiungono il picco decenni dopo, quando la popolazione esposta ai più alti livelli di Uv invecchia. I nati tra il 1900 e il 2040 sperimentano un aumento dei casi di cancro alla pelle, con i peggiori risultati di salute che colpiscono i nati tra il 1950 e il 2000 circa.


Tuttavia, gli impatti sulla salute sarebbero stati molto più gravi senza il trattato, con casi di cancro alla pelle in aumento a un tasso sempre più rapido.


Il team di ricerca ha anche scoperto che più della metà dei benefici per la salute del trattato potrebbero essere ricondotti agli emendamenti successivi piuttosto che all’originale protocollo di Montreal del 1987. Nel complesso, il trattato ha impedito più del 99% dei potenziali impatti sulla salute che si sarebbero altrimenti verificati dalla distruzione dell’ozono. Questo ha mostrato l’importanza della flessibilità del trattato nell’adattarsi all’evoluzione delle conoscenze scientifiche, come hanno sottolineato gli autori.


Fonte: UCAR

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