Un esame non invasivo potrebbe efficacemente rilevare l’ulcera peptica nei bambini
L’ecografia gastrointestinale con mezzo di contrasto (CEUS) potrebbe essere usata come esame preliminare nei bambini con sospetto di ulcera peptica, […]
Gli acidi biliari svolgono un ruolo, a livello di sistema nervoso centrale, nella regolazione dell’appetito. Lo rivela uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori su cellule e modelli murini e pubblicato dalla rivista Nature Metabolism.
Gli autori hanno dimostrato che gli acidi biliari raggiungono il cervello dei topi poco dopo un pasto e favoriscono la sensazione di sazietà. L’effetto anoressizzante degli acidi biliari è mediato dal recettore TGR5, localizzato sulla superficie cellulare di un distinto gruppo di cellule ipotalamiche, chiamate neuroni AgRP/NPY.
Quando si sono concentrati su questa sottopopolazione neuronale, hanno scoperto che gli acidi biliari mediano due processi scaglionati nel tempo: “bloccano il rilascio di peptidi AgRP e NPY stimolanti l’appetito durante i primi minuti dopo il legame con il recettore e rafforzano ulteriormente la repressione attenuando l’espressione di questi neurotrasmettitori”, spiega Alessia Perino, prima autrice dell’articolo.
L’attuale studio rivela che l’asse di segnalazione acido biliare-TGR5 svolge un ruolo nel controllo fisiologico del comportamento alimentare. In assenza di grassi alimentari, gli acidi biliari sopprimono temporaneamente l’assunzione di cibo senza alterare il normale bilancio energetico, spiega Kristina Schoonjans, che ha diretto lo studio. “Al contrario, un’alimentazione cronica ricca di grassi può stravolgere questo equilibrio”.
Fonte: Nature Metabolism
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