Problemi di carie con l’artrite reumatoide
Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su Journal of clinical medicine nel 2023, la prevalenza della carie dentale nei […]
Il tempo può influenzare il dolore da condizioni come l’artrosi o l’emicrania? Sì, secondo un lavoro recentemente pubblicato.
Anche se si tratta di uno studio osservazionale, questi risultati suggeriscono che il tempo ha un effetto causale, non lineare e dinamico sulla tolleranza al dolore, tuttavia non è ancora chiaro se il legame tra il tempo e il dolore coinvolga fattori fisiologici o psicologici, o una combinazione dei due.
Lo studio ha incluso i partecipanti a uno studio in corso sulla salute delle persone nella Norvegia settentrionale. Circa 19.500 persone con età media 57 anni sono state valutate con due test sensoriali quantitativi, ampiamente utilizzati negli studi di ricerca. Il test di tolleranza al dolore da pressione (Ppt) ha misurato la capacità dei soggetti di tollerare il dolore da una pressione in costante aumento applicata alla parte inferiore della gamba. Il test di tolleranza al dolore da freddo (Cpt) ha misurato per quanto tempo potevano tollerare l’immersione della mano in acqua fredda.
I risultati dei test sono stati analizzati in relazione ai dati sulle condizioni meteorologiche – temperatura, pressione barometrica, precipitazioni, umidità relativa e velocità del vento. Sono poi state valutate le associazioni tra la tolleranza al dolore e i fattori meteorologici, insieme alle variazioni stagionali o a breve termine.
Nel complesso, i risultati del Tpp non hanno mostrato alcuna variazione stagionale significativa e non sono stati fortemente correlati alle variabili meteorologiche se si considera l’intero periodo di studio. Tuttavia, le correlazioni variavano a seconda del periodo di tempo studiato. I dati hanno suggerito una “variazione non casuale a breve termine” nei risultati del Ppt. Inoltre, la temperatura e la pressione barometrica prevedevano i valori futuri del Ppt.
Al contrario, i risultati della Cpt hanno mostrato una chiara variazione stagionale: i soggetti erano in grado di tollerare più a lungo il dolore indotto dal freddo durante i periodi più freddi dell’anno. La tolleranza al dolore da freddo variava anche in base al tempo.
Molte persone, in particolare quelle con dolore cronico, credono che il tempo o i fattori legati al meteo possano causare o aggravare gli episodi di dolore. Mentre alcuni studi hanno sostenuto le associazioni tra tempo e dolore, altri hanno raggiunto risultati contrastanti.
Se siamo d’accordo sul fatto che la relazione è dinamica e non lineare, questo potrebbe benissimo spiegare perché molti studi trovano piccoli effetti e risultati contrastanti. Se un effetto cambia nel tempo e si fa una media, si potrebbe infatti finire con nessun effetto.
I risultati, specialmente per la Cpt, secondo gli esperti dovrebbero essere considerati quando si pianificano studi futuri sulla tolleranza al dolore. Una possibile spiegazione è che il tempo potrebbe influenzare lo stato mentale delle persone – come nella depressione stagionale, per esempio – che potrebbe avere delle ricadute sulla loro capacità di sopportare il dolore.
È quindi improbabile che un unico meccanismo possa spiegare le variazioni nella tolleranza al dolore osservate, mentre è più probabile che questo sia il risultato di molti meccanismi, forse antagonisti.
Fonte: Pain
Gentile Utente,
ti informiamo che il giorno 26 febbraio 2024 abbiamo aggiornato la nostra Informativa Privacy che puoi consultare al link che segue:
Cordiali Saluti,
Il team MSD Salute