Infezione da C. difficile: conseguenze sanitarie del ricovero

L’infezione da Clostridiodies difficile (CDI) è stata caratterizzata dal Center for Disease Control and Prevention (CDC) come un’urgente minaccia per la salute pubblica ed è una delle principali preoccupazioni nelle strutture ospedaliere, ambulatoriali e di cure estese in tutto il mondo.

Uno studio di coorte retrospettivo su pazienti di età ≥ 18 anni ha estratto i dati dalla NY Statewide Planning and Research Cooperative (SPARS) ricoverati in ospedale con infezione da Clostridiodies difficile  ed è stata eseguita la corrispondenza del punteggio di propensione per ottenere la comparabilità dei gruppi “infezione da Clostridiodies difficile”  (esposizione) e non- “infezione da Clostridiodies difficile”  (non esposizione): 28.874 casi di infezione da Clostridiodies difficile  di incidenza sono stati abbinati con successo a 28.874 non esposizioni.

Il confronto delle coppie appaiate ha dimostrato che i casi di infezione da Clostridiodies difficile  non solo avevano maggiori probabilità di essere riammessi in ospedale a 30, 60, 90 e 120 giorni, ma presentavano tassi di mortalità maggiori a 7 e 180 giorni, con aumenti significativi della durata della degenza e delle spese ospedaliere totali.

Pertanto, l’infezione da Clostridiodies difficile  è associata a un grande onere per i pazienti e per i sistemi sanitari, aumentando significativamente l’utilizzo, i costi e la mortalità negli ospedali.

BMC Infectious Disease – https://doi.org/10.1186/s12879-022-07594-x

https://bmcinfectdis.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12879-022-07594-x

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