Inquinamento e dermatite atopica: dalla Cina ulteriori conferme di un’influenza sulla malattia nei bambini

Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Public Health, l’esposizione a breve termine all’inquinamento atmosferico contribuisce a un maggior numero di visite ambulatoriali per la dermatite atopica nei bambini.

“La prevalenza della dermatite atopica (AD) nei bambini è aumentata notevolmente in Cina negli ultimi decenni. Il continuo aumento della prevalenza sottolinea l’importante ruolo dei fattori ambientali nella patogenesi della malattia. Tuttavia, gli studi che valutano gli effetti dell’inquinamento atmosferico sull’AD nei bambini sono pochi” spiega Pan Luo, della Chongqing Medical University, in Cina, primo nome dello studio.

I ricercatori hanno voluto valutare quantitativamente l’associazione tra inquinamento atmosferico e visite ambulatoriali per dermatite atopica nei bambini. Per questo hanno raccolto i dati di 214.747 bambini con la malattia dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2019 attraverso la banca dati elettronica nell’ospedale pediatrico dell’Università di medicina di Chongqing. Il numero di visite giornaliere è stato trattato come variabile dipendente e sono stati costruiti modelli additivi generalizzati con una distribuzione simile a Poisson, controllando potenziali fattori di confondimento rilevanti ed eseguendo analisi di sottogruppi.

Gli esperti hanno visto che ogni aumento di 10 μg/m3 di PM2,5, PM10, SO2, NO2 e ogni aumento di 1 mg/m3 delle concentrazioni di CO era significativamente associato a un aumento rispettivamente dello 0,7%, dello 0,9%, dell’11%, del 5,5% e del 10,1% di visite ambulatoriali per la dermatite atopica. Gli effetti si sono visti in maniera più forte nella stagione fredda e nel gruppo di età 0-3 anni.

Fonte: Front Public Health. 2022

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpubh.2022.990464/full

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