Insufficienza renale: i pazienti hanno un rischio maggiore di morire per Covid-19

Le persone affette da insufficienza renale presentano un maggior rischio di ospedalizzazione e mortalità se colpiti da Covid-19. Lo rivela uno studio pubblicato dal Journal of American Society of Nephrology.


I ricercatori hanno analizzato i dati dei Centers for Medicare & Medicaid Services Renal Management Information System, prima e durante la pandemia. Il team ha scoperto che tra i pazienti sottoposti a dialisi, il tasso di ricoveri per Covid-19 ha raggiunto il picco tra il 22 marzo e il 25 aprile. “La traiettoria del tasso di ricoveri tra i pazienti in dialisi mimava la traiettoria corrispondente nella popolazione generale, ma è stata approssimativamente 40 volte superiore in grandezza”, spiega Eric Weinhandl, primo autore del lavoro.


I pazienti neri e ispanici avevano tassi di ospedalizzazione particolarmente elevati, mentre i pazienti sottoposti a dialisi peritoneale a casa avevano tassi inferiori rispetto a quelli sottoposti a emodialisi nelle cliniche. I rischi di morte per qualsiasi causa sono stati del 17% e del 30% più alti dal 22 marzo al 4 luglio tra i pazienti in dialisi e i pazienti con trapianto di rene, rispettivamente, rispetto ai tassi del 2017-2019. I tassi di mortalità erano particolarmente alti tra i pazienti neri, ispanici e asiatici non ispanici.


“Questo studio suggerisce che l’effetto della fase iniziale della pandemia sui pazienti sottoposti a dialisi o trapianto di rene è stato profondo”,aggiunge Weinhandl. “Con tassi notevolmente più elevati di mortalità per tutte le cause sia nei pazienti sottoposti a dialisi che in quelli sottoposti a trapianto di rene durante il secondo trimestre del 2020”. E conclude: “esiste ora una chiara motivazione per dare la priorità ai pazienti con insufficienza renale nei programmi di vaccinazione Covid-19 promulgati dagli stati”. 


Fonte: Journal of American Society of Nephrology

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