Interventi di stimolazione cerebrale per i sintomi negativi della schizofrenia

I sintomi negativi hanno un impatto sugli esiti funzionali e sulla qualità della vita nelle persone con schizofrenia ed esistono poche opzioni terapeutiche efficaci per ridurli. Una meta-analisi di rete condotta dai ricercatori di diversi centri di Taiwan suggerisce che gli interventi di stimolazione cerebrale non invasiva eccitatoria sulla corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra possano portare a miglioramenti significativi della gravità dei sintomi negativi. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista JAMA Network.


Sulla base di 48 studi randomizzati che hanno coinvolto 2.211 partecipanti, gli autori hanno valutato l’efficacia della stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS), della stimolazione theta-burst, della stimolazione a rumore casuale, della stimolazione del nervo vago e della stimolazione transcranica a corrente diretta continua sui sintomi negativi nella schizofrenia.

L’età media dei partecipanti era di 38,7 anni, la percentuale media di pazienti di sesso femminile del 30,6%. Rispetto agli interventi di controllo simulato, le strategie eccitatorie di stimolazione cerebrale non invasiva sulla corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra con o senza altri protocolli di stimolazione inibitoria nelle regioni controlaterali del cervello sono state associate a riduzioni significativamente maggiori dei sintomi negativi.

Gli autori precisano che, poiché erano disponibili relativamente pochi studi, sono necessari ulteriori studi randomizzati su larga scala ben progettati per valutare l’efficacia di queste tecniche.

Fonte: Tseng P, Zeng B, Hung C, et al. Assessment of Noninvasive Brain Stimulation Interventions for Negative Symptoms of Schizophrenia: A Systematic Review and Network Meta-analysis .

JAMA Psychiatry

doi:10.1001/jamapsychiatry.2022.1513

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35731533/

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