
COVID-19: chi ne ha sofferto rischia di sviluppare ipertensione più di chi ha avuto un’influenza
L’incidenza dell’ipertensione persistente di nuova insorgenza è maggiore nei pazienti che hanno avuto il COVID-19 rispetto a quelli che hanno […]
L’ipertensione diagnosticata in giovane età adulta o negli adulti di mezza età, ma non in età avanzata, è associata a volumi cerebrali più piccoli e a un aumentato rischio di demenza.
“Non è ben chiaro se l’associazione dell’ipertensione con il volume cerebrale e la demenza sia modificata dall’età di un individuo al momento della diagnosi di ipertensione. Per approfondire la questione abbiamo analizzato dati raccolti tra il 2006 e il 2010 nella UK Biobank” spiega Xianwen Shang, della Guangdong Academy of Medical Sciences, e del Guangdong Cardiovascular Institute, Guangzhou, Cina, che ha guidato il gruppo di lavoro.
La coorte comprendeva 11.399 individui con ipertensione e 11.399 controlli per l’analisi del volume cerebrale, e 124.053 individui con ipertensione e 124.053 controlli per l’analisi della demenza.
Ebbene, l’analisi dei dati ha rivelato che gli individui con ipertensione diagnosticata a età minore di 35 anni, da 35 a 44 anni, e da 45 a 54 anni avevano un volume cerebrale totale più piccolo rispetto ai controlli corrispondenti.
Allo stesso modo, l’ipertensione diagnosticata nella prima e nella mezza età adulta era indipendentemente associata a volumi più piccoli di materia grigia, materia grigia corticale periferica e sostanza bianca.
In un follow-up mediano di 11,9 anni, sono stati documentati 4.626 casi di demenza incidente per tutte le cause.
Gli esperti hanno anche visto che gli individui con ipertensione diagnosticata a 35-44 anni di età avevano un rischio più elevato di demenza per tutte le cause rispetto ai corrispondenti controlli dopo aggiustamento per le variabili confondenti.
Fonte: Hypertension