Klebsiella pneumoniae: tessuto adiposo come fattore predittivo di mortalità

La prevalenza dell’infezione del flusso sanguigno da Klebsiella pneumoniae (CRKP) resistente ai carbapenemi con elevata mortalità ha attirato l’attenzione dei medici; il tessuto adiposo viscerale elevato (IVA) e il tessuto adiposo sottocutaneo elevato (SAT) sono risultati strettamente correlati all’aumento della gravità della polmonite, a più complicazioni e a una maggiore mortalità in COVID-19. Pertanto, è stato ipotizzato che la composizione corporea quantificata con CT possa anche essere collegata alla mortalità per tutte le cause e alla clearance batterica nei pazienti con infezione del flusso sanguigno CRKP (BSI).

Sono stati inclusi 72 pazienti eleggibili, affetti da infezione del flusso sanguigno CRKP e TC addominale eseguita. I fattori associati alla mortalità ospedaliera all-in a 30 giorni includevano il tessuto adiposo totale (TAT), l’età e i punteggi SOFA (valutazione sequenziale dell’insufficienza d’organo). Rispetto ad un valore basso IVA, i pazienti con IVA alto hanno evidenziato prognosi straordinariamente sfavorevoli sia nella mortalità per tutte le cause a 30 giorni che nella mortalità CRKP BSI a 30 giorni. Inoltre, i risultati di TAT erano simili a IVA.

Questa ricerca ha quindi suggerito che la composizione corporea derivata dalla TC potrebbe essere un’alternativa credibile ed efficace per valutare la prognosi dei pazienti con BSI a causa di CRKP. I punteggi TAT, età e SOFA quantificati con CT sono stati associati indipendentemente alla mortalità per tutte le cause a 30 giorni in questi pazienti infettivi gravi, mentre il muscolo scheletrico non aveva un’evidente significatività statistica.

Fonte: BMC Infectious Disease – https://doi.org/10.1186/s12879-022-07108-9

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