La nuova classificazione dell’OMS del melanoma

La classificazione del Melanoma dell’OMS del 2021, oltre alle caratteristiche istologiche comprende anche quelle cliniche, epidemiologiche e genetiche.

I melanomi sono stati suddivisi in quelli eziologicamente correlati all’esposizione al sole e quelli che non lo sono, in base alle loro firme mutazionali, alla sede anatomica e all’epidemiologia.

Sulla base del grado di elastosi solare associata, i melanomi della pelle esposta al sole sono stati ulteriormente differenziati in base al grado istopatologico del danno solare cumulativo (CSD) della pelle circostante, in basso e alto CSD.

Nel gruppo dei melanomi a basso CSD sono inclusi i melanomi a diffusione superficiale, mentre i melanomi ad alto CSD comprendono la lentigo maligna e i melanomi desmoplastici.

La classificazione “non-CSD” comprende, invece, i melanomi acrali, alcuni melanomi nei nevi congeniti, quelli nei nevi blu, di Spitz, delle mucose e uveali. Il melanoma nodulare e nevoide può insorgere in qualsiasi pathway.

Inoltre, è stata proposta la classificazione di un gruppo di tumori intermedi, denominati melanocitomi. Oltre alle mutazioni che attivano la via MAPK, ospitano mutazioni driver multiple e possono essere di basso o alto grado. Indicano un rischio maggiore di trasformazione maligna.

Indubbiamente, la ricerca sul melanoma continuerà ad evolversi con l’accumularsi di nuovi dati clinici, patologici e molecolari. La sfida dei prossimi anni sarà quella di caratterizzare meglio la categoria intermedia delle lesioni melanocitarie.

Fonte: Italian journal of dermatology and venereology.

https://www.minervamedica.it/it/riviste/Ital-J-Dermatol-Venereol/articolo.php?cod=R23Y2021N03A0300

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