Cuore. Scoperto un meccanismo molecolare alla base delle miocarditi da infezioni virali
Un team del Fralin Biomedical Research Institute della Virginia (USA) , guidato da James Smyth, ha gettato nuova luce sulle infezioni […]
La trombocitopenia immune primaria (ITP) rappresenta una patologia emorragica caratterizzata da trombocitopenia isolata in assenza di diagnosi alternative.Questa patologia è altamente eterogenea e alcuni pazienti richiedono molteplici terapie prima di ottenere una risposta
Un recente studio ha raccolto dati da un ampio campione di pazienti con ITP primaria con l’obiettivo di identificare variabili che possano predire le necessità di trattamento. Sono stati presi in considerazione 379 pazienti.
I soggetti presentati con una conta piastrinica inferiore a 30×10(9)/L o con sintomi emorragici tendono ad andare incontro a un maggior numero di susseguenti linee di terapia.
Il 32% dei pazienti non ha ricevuto alcun trattamento e questi pazienti presentavano una conta piastrinica media significativamente maggiore rispetto a quelli che hanno richiesto più di 2 linee di trattamento.
Sono stati osservati tassi di risposta significativamente maggiori con gli agonisti recettoriali della trombopoietina che con altri agenti a prescindere dalle caratteristiche di base del paziente.
La conta piastrinica all’atto della diagnosi rappresenta dunque un potenziale forte fattore predittivo delle susseguenti linee di terapia, e i pazienti con sintomi emorragici all’atto della diagnosi hanno maggiori probabilità di presentare una bassa conta piastrinica.
Fonte: Eur J Hematol online 2020
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